Tutte le aziende, obbligatoriamente per legge, devono occuparsi di formare i propri dipendenti in materia di sicurezza sul lavoro, sia per trovarsi preparati dinanzi ad una situazione di pericolo e sia perchè in caso contrario si rischiano pesanti sanzioni. La formazione aziendale dipende da un accordo Stato-Regioni che prevede corsi sia obbligatori che facoltativi rivolti a tutte le figure professionali.
La formazione in materia di sicurezza sul luogo di lavoro ed il rispetto delle normative in materia di sicurezza sono obbligatorie e sotto diretta responsabilità del datore di lavoro, il quale si impegna a formare ed aggiornare tutte le figure professionali (lavoratori dipendenti inclusi). Anche solo in mancanza di uno di questi requisiti egli puó essere perseguito civilmente o penalmente, oltre che tenuto a pagare multe dai 500 euro in su. Inoltre, dall’ esplosione della pandemia da Covid-19, i controlli sono diventati molto intensi oltre che le multe più salate.
Tale accordo, secondo quanto prevede il decreto legislativo 81 del 2008, contiene norme e direttive necessarie per effettuare correttamente la formazione aziendale. I corsi di formazione sono tutti a carico del datore di lavoro.
Tutti i lavoratori di un’azienda sono tenuti a formarsi attraverso corsi di formazione, altri invece sono obbligatori solo per alcune figure professionali. La formazione obbligatoria riguarda tutti i dipendenti ed è divisa in una parte generale ed una parte specifica.
La formazione generale è uguale per tutti e tratta argomenti più generici, comuni a tutte le tipologie di aziende.
La formazione specifica, invece, cambia a seconda del livello di rischio che caratterizza i differenti settori e le diverse mansioni. Il livello di rischio può essere basso, medio e alto.